Una brutta esperienza al limite del paradosso mi ha
visto per protagonista la scorsa notte. Una bolletta elettrica
salatissima, un improvviso calo della corrente elettrica che mi ha
costretto a restare al buio l’intera notte e, dulcis in fundo, una
cena pesante che mi è andata di traverso e consumata in fretta e al
buio, tutti “ingredienti” che hanno in qualche modo indebolito e
messo a dura prova la
mia sensibilità ed il mio già precario equilibrio
psico-fisico.
Decido di porre fine a questa giornata iniziata male e finita
peggio, nell’unico modo che conosco e cioè andare a ficcarmi tra le
lenzuola nella speranza che la notte potesse in qualche modo
tranquillizzarmi. E’ notte fonda, un incubo mi sveglia di
soprassalto, il cuore che batte forte, il respiro affannoso e
l’ansia che torna a perseguitarmi. Mi sento perso e quel senso di
impotenza non aiuta molto a capire in quale stato mi trovi.
Seduto sul bordo del letto, tempo una decina di minuti e incomincia
finalmente pian piano a diradarsi la nebbia, i contorni delle mie
stesse ombre appaiono più nitide quand’anche la mente sia ancora
intrappolata tra il sonno e la veglia.
Respiro profondamente, cercando di calmare l'ansia che mi
attanaglia. Ripenso a ciò che ho appena vissuto, il film appena
visto e che mi ha spaventato.
Castel di Sangro festeggia il ferragosto in una piazza Plebiscito
rinnovata ed accogliente. Il concerto musicale alla fine della
giornata è un appuntamento da non perdere. La piazza è gremita, il
concerto termina appena oltre la mezzanotte ma la gente aspetta
ancora i fuochi d’artificio che si concludono intorno all’una di
notte.
Fin qui nulla di strano ma il mio incubo incomincia quando mi
appaiono nitide le immagini di….una fuga disperata tra tanti volti
sconosciuti, tante auto, una corsa pericolosa a folle velocità tra
la folla e due giovani a bordo di una moto che fuggivano a velocità
sostenuta.
Ma che storia è questa? Un incubo, nient’altro che un incubo che mi
ha reso protagonista anche se, ad onor del vero, una identica
situazione è realmente accaduta proprio qualche settimana fa. Ma
veniamo al mio incubo notturno, di cosa si tratta?
Una routine, una normalissima e quotidiana routine che svolgono le
forze dell’ordine, quella di piazzarsi in un punto strategico di
Castel di Sangro ed effettuare un normale controllo.
E’ da poco passata la mezzanotte, un posto di blocco all’ingresso
di via Porta Napoli, due auto della volante piazzate proprio sotto
casa mia, una strana coincidenza e cosa altrettanto strana che
all’interno di una di queste mi ritrovassi io protagonista ed in
divisa da carabiniere. Un paio di auto fermate, controllo del
libretto, della patente e quel turno di notte che si apprestava a
finire senza particolari patemi d’animo, così come era iniziato.
Insomma tutto filava liscio senza problemi.
Alle ore due in punto, quando gli occhi incominciavano ad avvertire
un po’ la stanchezza, un rumore forte, un rombo di una moto con a
bordo due giovani ragazzi, forse in preda ai fumi dell’alcool o
della droga, anziché fermarsi allo stop intimato dai colleghi, non
trova niente di meglio che accelerare proprio sotto gli occhi dei
carabinieri, inoltrandosi a tutta velocità in via Porta Napoli. I
sogni ci fanno spesso cadere in situazioni difficili,
incomprensibili e questa mia avventura sognata di notte, al buio ed
al fresco non è poi tanto diversa dalla realtà. Mi chiedo che
c’azzeccano i carabinieri, la festa, le moto, gli inseguimenti etc
etc con la mia vita distante anni luce da queste situazioni? Non so
darmi una risposta. Mi alzo lentamente, i piedi nudi che toccano il
pavimento freddo.
La luce della luna filtra attraverso le tapparelle della finestra,
creando giochi di ombre e una tenue luce che mi consente di
spostarmi. Mi dirigo verso il bagno, cercando un po' d'acqua fresca
per sciacquarmi il viso.
Mentre l'acqua scorre, rifletto su quanto i sogni possano
influenzare il nostro stato d'animo, sulle paure che spesso si
nascondono nel profondo di noi stessi.Ritornata la serenità,
l’incubo sparito, mi riporta alla normalità e ai ricordi più chiari
e ritorno quindi a riavvolgere il nastro, stavolta quell’incubo,
quel sonno interrotto mi ritorna in mente più chiaro, più lucido e
fino alla sua conclusione.Il collega più anziano decide di muoversi
in fretta all’inseguimento di quella moto che non si è fermata
all’alt.
Un inseguimento come tanti altri, effettuati di notte a rincorrere,
ubriachi, drogati e sbandati in pericolo per sé e per gli altri. Due
volanti dei carabinieri all’inseguimento di una moto. C’è la volontà
comune dei militari dell’Arma di fermare in qualche modo quella moto
senza procurare danni a quei giovani, magari aspettando che la moto
consumasse tutto il carburante.
Le due volanti, alle spalle dei due fuggitivi, tentano in qualche
modo di sorpassare quella moto e mettersi davanti ma ogni tentativo
risulta vano tra le tante viuzze imboccate da quella moto, a tutta
velocità, contromano e senza mai fermarsi ai semafori per non
parlare delle striscie pedonali attraversate a tutta velocità, senza
preoccuparsi dei pedoni.
Via Panoramica, via Aurelio Balzano infine via Umberto Primo,
impossibile fare qualcosa di diverso, troppo pericoloso, qualsiasi
altra manovra potrebbe in qualche modo coinvolgere ancora tanta
gente in strada.
La velocità è altissima, l’inseguimento dura oltre venti minuti e
percorsi oltre otto chilometri tra le tante strade, ancora
affollate, di una Castello in festa ed ignara di ciò che stava
accadendo di lì a poco.Quella moto, all’incrocio di via D’Aquino
angolo via Porta Napoli, nel tentativo di effettuare quella curva a
forte velocità investe in pieno proprio sulle strisce pedonali una
giovane mamma che spinge il suo passeggino scaraventandola sul
marciapiede e urtando violentemente la testa con le conseguenze
facilmente immaginabili.
Sono passati due giorni e la stampa progressista, quella che trova
sempre la soluzione ad ogni cosa, la più brava, quella che non
sbaglia mai… sapete cosa è riuscita a dire e senza provare il benché
minimo imbarazzo? ..” …ma possibile mai che quei carabinieri che
hanno inseguito quella moto non sono stati capaci di speronarla e
salvare quindi la vita di quella giovane donna?”
Un altro incubo, quello ancora più spaventoso, una giovane vita
spezzata da due delinquenti che se la caveranno con poco e....
quattro carabinieri … tutti e quattro indagati. E' stato soltanto un
sogno, un brutto incubo. Queste cose non accadono in Italia. (bv)
